
TÈ BANCHA, IL TÈ VERDE IN FOGLIE E RAMETTI CON UN BASSO CONTENUTO DI TEINA
Il tè bancha è una bevanda dal gusto leggero che si prepara a partire dalle foglie più vecchie, cioè quelle di almeno tre anni, della pianta del tè, la Camelia sinensis. Si tratta di un arbusto sempreverde che raggiunge 4-5 metri di altezza, coltivato principalmente in Bangladesh, Cina, India, Sri Lanka, Kenya e, ovviamente, Giappone. Il periodo di raccolta delle foglie di questa pianta e tutte le fasi di lavorazione a cui sono sottoposte successivamente determina le differenze, nel gusto e nell’aroma, delle varie tipologie di tè che si possono ottenere.
Il termine bancha significa proprio “raccolta tardiva”, e infatti questa tipologia di tè è conosciuta anche come bevanda dei tre anni, proprio perché si raccolgono le foglie più grandi e più mature dopo il terzo anno di vita della pianta. Il motivo per cui la pianta deve crescere così a lungo è che in questo modo cede buona parte della teina. Quello che si ottiene è perciò un tè a bassissimo contenuto di teina, adatto a essere consumato a qualsiasi ora della giornata, anche da anziani e bambini.
TÈ BANCHA KUKICHA E HOJICHA: QUAL È LA DIFFERENZA?
Occorre però fare una distinzione. Esistono infatti due qualità di tè bancha che si trovano in commercio, ossia:
- kukicha, il cui nome deriva dal termine giapponese kuki che significa “rametto”.
- hojicha, che invece indica le foglie vere e proprie.

La differenza principale tra queste due tipologie di tè bancha è che mentre la prima si ricava da rametti essiccati e tostati, che conferiscono alla bevanda un gusto più deciso, quasi amarognolo, e un’aroma legnoso. La seconda, invece, si ottiene solo ed esclusivamente dalle foglie della pianta, perciò ha un contenuto più alto di teina, seppur in quantità tali da considerarsi sempre minime, e un sapore più delicato e fresco. In entrambi i casi, dopo la raccolta, sia le foglie che i rametti si lasciano asciugare per una settimana, riposare per un anno e infine vengono tostati.
TÈ VERDE BANCHA: TUTTE LE PROPRIETÀ
Come abbiamo anticipato, la quasi totale assenza di teina è la caratteristica principale che rende il tè bancha giapponese una bevanda salutare, perfetta per essere consumata tutti i giorni, e che la distingue dalle altre tipologie di tè verde. Ma andiamo a scoprire quali sono le altre proprietà di questa bevanda.
UN POTENTE ANTIOSSIDANTE
Grazie alla presenza di polifenoli, il tè bancha è un potente antiossidante e antinfiammatorio naturale in grado di contrastare gli effetti negativi dello stress ossidativo, riducendo il rischio di danno cellulare causato dai radicali liberi.
PROPRIETÀ DIGESTIVE E DEPURATIVE
Se consumato tiepido durante o dopo i pasti, il tè bancha facilita i processi digestivi, riduce il rischio di gonfiore addominale causato da fermentazioni, favorisce la diuresi e aiuta il fegato sostenendo la sua attività di detossificazione.
REMINERALIZZANTE E ALCALINIZZANTE
Grazie al suo contenuto di calcio, ferro e vitamina A, il tè bancha è una fonte preziosa di minerali in grado di riequilibrare il ph del sangue. Ideale in caso di anemia e di osteoporosi, alcuni studi hanno dimostrato anche l’efficacia di questa bevanda nel proteggere il cuore e i reni.
IL TÈ BANCHA HA EFFETTI COLLATERALI?
Non ci sono controindicazioni particolari associate al consumo di questo tè, soprattutto perché, come abbiamo già detto, è praticamente privo di teina, perciò adatto anche ad anziani e bambini, e può essere consumato in qualunque momento della giornata, anche la sera. Non sono note interazioni con i farmaci, ma è sempre opportuno consultare il medico.
COME SI PREPARA IL TÈ BANCHA
Preparare il tè non è così scontato e semplice come crediamo. Per poter gustare al meglio il bancha e poter beneficiare di tutte le sue proprietà è importante infatti rispettare tutte le fasi della preparazione.

Innanzitutto, è fondamentale che la temperatura dell’acqua non sia troppo calda: deve rimanere tra gli 80-90 °C. Non va portata quindi a ebollizione, oppure bisogna aver cura di spegnere il fuoco non appena l’acqua bolle e lasciarla raffreddare qualche istante prima di mettere in infusione le foglie del tè o i rametti.
Se si utilizzano le foglie, è importante utilizzare la giusta quantità per evitare che il tè abbia un gusto troppo intenso, che può diventare amarognolo: basterà mezzo cucchiaino di foglie per tazza, oppure un cucchiaio colmo per un litro di tè. Si lascia in infusione circa 3-4 minuti e poi si filtra.
Se invece si utilizzano i rametti, i tempi di infusione sono più lunghi, circa 8-9 minuti e poi occorre farlo riposare altri 8-9 minuti. In ogni caso, il colore non deve essere scuro, ma deve rimanere dorato.
L’ideale sarebbe non aggiungere zucchero, miele o altri dolcificanti, ma gustare questa bevanda al naturale per poterne apprezzare il suo sapore delicato e il suo aroma fresco. In alternativa, se volete conferirgli una nota più aromatica, si può aggiungere zenzero fresco o anice stellato.
Dopo aver filtrato il tè, i rametti o le foglie si possono utilizzare fino a 2-3 volte e successivamente si può non buttarle in quanto sono degli ottimi fertilizzanti per le piante in vaso.